Da Regione Lombardia in arrivo 7 milioni di euro per internazionalizzazione ed export delle PMI

La Giunta regionale della Lombardia ha deliberato l’attivazione della misura “Linea internazionalizzazione 21-27 – progetti per la competitività sui mercati esteri” che promuove la crescita della competitività delle PMI lombarde sui mercati globali e contribuisce alla valorizzazione delle eccellenze e delle filiere regionali.

Sono ammissibili programmi strutturati di sviluppo internazionale che ampliano e consolidano la capacità di azione delle PMI, con un investimento minimo pari a 35.000 euro.

L’agevolazione arriva fino al 100% delle spese ammissibili (di cui l’80% come finanziamento a tasso zero e il 20% a fondo perduto) per un importo massimo pari a 350 mila euro.

Per essere ammissibili, le spese dovranno rientrare nelle seguenti tipologie:

  1. partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero e ad eventi a queste collegati (ad es. workshop, eventi B2B, seminari, ecc.); sono altresì ammissibili spese per la partecipazione a fiere virtuali e per l’utilizzo di piattaforme di matching/agendamento di incontri collegati alle fiere;
  2. istituzione temporanea all’estero e/o in Italia (per un periodo di massimo 6 mesi) di showroom / spazi espositivi / vetrine / esposizioni virtuali per la promozione dei prodotti/brand sui mercati esteri;
  3. azioni di comunicazione ed advertising relative al programma integrato;
  4. spese relative allo sviluppo e/o adeguamento di siti web o l’accesso a piattaforme cross border (B2B/B2C) per consolidare la propria posizione sui mercati esteri anche finalizzati alla vendita on line di prodotti o servizi;
  5. consulenze in relazione al programma integrato (incluse le spese per la definizione del progetto);
  6. spese per il conseguimento (diverse dalle consulenze) di certificazioni estere per prodotti da promuovere nei paesi target (incluse le certificazioni per l’ottenimento dello status di Operatore Economico Autorizzato e delle altre figure di esportatore autorizzato previste dagli accordi di libero scambio siglati dalla UE con Paesi terzi);
  7. commissioni per eventuali garanzie fidejussorie;
  8. spese di formazione per il personale relative al programma integrato nella misura pari al 10% delle spese totali di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e) e f);
  9. spese per il personale dipendente (in Italia e all’estero) impiegato nel programma integrato di sviluppo internazionale, determinate in maniera forfettaria nella misura pari al 20% delle spese totali di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e);
  10. spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e), f), g), h).

Nelle prossime settimane è attesa la pubblicazione del decreto con i dettagli della misura e la data di apertura dello sportello.

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