Il Parlamento europeo ha approvato ieri in via definitiva la nuova direttiva sul reporting di sostenibilità delle imprese (CSRD, Corporate Sustainability Reporting Directive).
Le nuove norme mirano a rendere le imprese più responsabili nei confronti dei cittadini, obbligandole a pubblicare regolarmente i dati relativi al loro impatto sociale e ambientale. Ciò dovrebbe ridurre il greenwashing, rafforzare l’economia sociale del mercato UE e gettare le basi per standard di trasparenza sulla sostenibilità a livello mondiale.
La CSRD introduce infatti obblighi di trasparenza più dettagliati relativamente all’impatto delle imprese sull’ambiente, sui diritti umani e sugli standard sociali, sulla base di criteri comuni in linea con gli obiettivi climatici dell’UE.
Le imprese saranno soggette a controlli e certificazioni indipendenti per assicurare che i dati forniti siano affidabili. La dichiarazione sulla sostenibilità sarà equiparata a quella finanziaria permettendo agli investitori di disporre di dati comparabili e attendibili. Inoltre, dovrà essere garantito l’accesso digitale alle informazioni sulla sostenibilità.
Le nuove regole inizieranno ad essere applicate secondo la seguente scansione temporale:
- Dal 1° gennaio 2024 per le grandi imprese di interesse pubblico (con più di 500 dipendenti) già soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria, con scadenza della pubblicazione dei dati nel 2025;
- Dal 1° gennaio 2025 per le grandi imprese non ancora soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria (con più di 250 dipendenti e/o 40 milioni di euro di fatturato e/o 20 milioni di euro di attività totali), con scadenza nel 2026;
- dal 1° gennaio 2026 per le PMI e le altre imprese quotate, con scadenza nel 2027.
La raccolta e la condivisione di informazioni sulla sostenibilità diventeranno dunque la norma per quasi 50.000 aziende nell’UE, rispetto alle circa 11.700 coperte dalle norme attuali.
La nuova direttiva, oltre a rappresentare un obbligo normativo, introduce anche una grande opportunità per le imprese che intendono intraprendere un percorso di sostenibilità ambientale e sociale, che sempre più diverrà un elemento distintivo per mantenere ed accrescere la propria competitività nello scenario economico europeo e globale.